Riordinando la mia collezione ho ritrovato una scatola “base” della NewFooty. Avevo persino dimenticato di averla! Si tratta di una confezione contenente due porte in cartoncino (anche se non sono convinto che siano originali) e due squadre in celluloide, una rossa e una blu, su basi in metallo, presumibilmente in piombo.
IL NEWFOOTY Prima della nascita del Subbuteo esisteva un altro gioco ispirato al calcio che si basava sul movimento di giocatori in miniatura fissati a basi tonde. Si trattava del NewFooty, gioco inventato da William Keeling nella seconda metà degli anni ’20 ma commercializzato nel 1929, come opportunamente evidenziato nelle confezioni soprattutto, immagino, dopo l’apparizione del Subbuteo. |
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La vendita del gioco, all’inizio, era fatta per corrispondenza e solo in un secondo momento i prodotti Newfooty furono disponibili nei negozi.
All’epoca c’erano altri giochi ispirati al calcio ma l’aspetto di queste miniature che riproducevano la figura dei calciatori in divisa da gioco, fissati ad una base che il teneva in piedi, aveva un fascino diverso rispetto ai precedenti giochi dove, ad esempio, si doveva colpire una pallina utilizzando delle monetine come “calciatori”. |
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I giocatori in miniatura NewFooty erano rappresentati da figurine in cartoncino poggiate su basi in piombo dal fondo tondo. A prenderle in mano ci si rende conto del peso inoltre, le miniature, anche se molto alte, hanno un’ottima stabilità. Nell’immagine a sinistra vediamo due miniature risalenti al primo dopogurra quando le figurine in cartoncino erano state sostituite da quelle più resistenti in celluloide. |
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Le miniature NewFooty che vediamo qui sotto, realizzate tra il 1949 e 1950, a differenza di quelle della Subbuteo, avevano pose diverse tra loro. I giocatori, infatti, non avevano tutti la classica posa di “attesa” che siamo abituati a vedere nelle miniature di Peter Adolph. |
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Nell’immagine a destra vediamo in dettaglio le miniature. I giocatori sono riprodotti in “fronte-retro” .
Il gioco è in tutto e per tutto un predecessore del Subbuteo in quanto oltre all’aspetto dei giocatori, i portieri erano controllati da stecche in metallo e si giocava allo stesso modo, colpendo a punta di dito le miniature. La produzione continuò fino alla prima metà degli anni ’40 quando cessò a causa dello scoppio della guerra. |
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Fu alla fine degli anni ’40, quando Keeling riprese la produzione, che iniziarono le difficoltà. Sul mercato era comparso un nuovo prodotto: il SUBBUTEO. Questo gioco riprendeva, di fatto, l’idea del NewFooty di William Keeling: le miniature erano simili (anche se le basi non erano in metallo) e le modalità di gioco pressoché identiche.Un errore fondamentale commesso dal produttore di Liverpool fu quello di non brevettare il gioco, cosa che invece fece Peter Adolph, quando registrò il suo calcio da tavolo dandogli il nome latino del suo rapace preferito, il Falco Subbuteo.
Le due società continuarono per tutti gli anni ’50 a produrre e a vendere i rispettivi giochi, quella di Keeling basava la propria campagna pubblicitaria sul fatto di essere il prodotto “originale”, in quanto in commercio dal 1929. Nel 1951 William Keeling registrò un suo brevetto ma ormai il Subbuteo aveva preso campo. Il materiale Subbuteo sembrava incontrare maggiormente le preferenze dei clienti e alla fine, nel 1961, Keeling si arrese e cessò la produzione del NewFooty |
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